sabato 15 febbraio 2020

A-MORE

Ed è così che arriva all'improvviso: una giornata di sole, un'immagine, un nome, un ricordo, un profumo, una canzone. Arriva con la consapevolezza del tempo che passa, della verità della vita, del senso di una esistenza, di tutto quello che ci fa battere il cuore. E così lo capisci: amore.

 Tutto quello che ci fa crescere è racchiuso in una dimensione umana, tutto quello che ci fa soffrire è vivere, ma è così che ci avvicina alla fine alle parti più vere di noi stessi. Ci ho messo un po', ma alla fine ho capito che nonostante tutto sono sempre io. Se la vita ci cambia, siamo noi che possiamo tuttavia restare noi stessi. Vicino al mare, sotto la luce delle foglie di campagna, tra le pagine di un libro.
La mia ricerca di inattualità alla fine è più un bisogno che una ricerca. Ho bisogno del silenzio, della poesia, degli spazi veri. Ho bisogno di autenticità, di passi lenti, il rumore vuoto di questo mondo alle volte mi sconvolge, il tutto e subito con cui si mettono da parte le anime, per guardare ai corpi, è il consumismo umano dei giorni. 

Mi piace la gente comune, che vive di ideali, di poco, e di onestà. Mi piacciono i libri quando hanno davvero qualcosa da dire, e le canzoni che se le ascolti ancora, vuol dire che sono una parte di te. Non voglio grandi scenari, voglio un pezzo di orizzonte, la linea del mare, il taglio di un sorriso, di uno sguardo, un pezzo di cuore. Regalami un fiore, fammi il disegno di un sole.
Se di tutto questo l'esistenza è amore, tu abbracciami, io ti riscaldo. 


 

Ph. Giulia Pintus Illustrazioni

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