mercoledì 29 gennaio 2020

RITORNO

Ascolta, 
questi miei versi se mai dovessi
andare via, questi miei versi 
nati come per caso, sono parole 
fatte di vento e di mare, 
di tanto amore, lacrime e sole, 
di pagine di libri e pezzi di cuore. 
Pezzi di cuore sparpagliati 
qua e là, lungo il filo dei giorni 
che taglia l'arca dei sogni 
e descrive lune nuove di nuovi 
sguardi e qualche ruga
contratta dal tempo e verità.
Ascolta, questi miei versi, 
i miei passi, i sorrisi, i baci, 
il rumore dei silenzi, le canzoni, 
il trucco sbavato, questi miei
versi che ritornano, 
questi miei versi non hanno voce 
eppure sanno 
ritornare. 

venerdì 24 gennaio 2020

LUCI

E poi arriva 
ad un certo punto 
dalle finestre, 
da una voce, 
da un ricordo, 
arriva 
la luce giusta 
per sentirsi 
felici




giovedì 23 gennaio 2020

A TRATTI É UNA POESIA

Chiusi nei metrò 
portiamo il cuore
all'ombra delle gallerie.
Il viaggio è continuare,
 l'amore fa volare. 
È una storia da viandante. 
Di sedili senza nome.
Sembra nostalgia.
A tratti è una poesia. 


mercoledì 22 gennaio 2020

A EMANUELE SEVERINO

A Emanuele Severino 


Ed ora quella ricerca 
è giunta al termine. 
Le mute verità del tempo, 
le lucide verità della vita
sono ormai il solco del viso,
l'arca delle attese, 
e delle parole non dette. 
Continuano le quotidiane cure, 
le silenziose vie sui cui 
 l'Uomo scorge
il sembiante vivo 
di una rivelata verità.
Nel divenire,
 le parole sfiorano 
l'essenza della vita. 
Ai miei giorni il tempo
riporti l'immagine 
di un sacro amore.
Nel pensiero non smentibile,
tutto è verità e passaggio.

domenica 19 gennaio 2020

UN LIBRO, UN MONDO

Un libro lasciato in un angolo. Cosa potrà mai raccontare, cosa potrà mai dire? Qual è la sua storia, la storia delle mani che l'hanno avuto, di chi lo ha sfogliato? Quale anima si cela dietro quell'ultima pagina, e ancora quante anime con la lettura, vi si nascondono e vi si rivelano? Un libro non cambia, resta lì con le sue verità, cristallizzate dalla scrittura, rese magiche dall'atto creativo che ha comunque origine nel cuore dell'uomo, un libro non cambia, semplicemente dice, rivela, racconta. Cambiano i lettori, ogni volta, cambiamo noi. Cosa mai può lasciare intendere una scrittura? Diventa un racconto dell'anima, lo specchio di un'esistenza, il diario di un amore, il percorso di una vita, di una sofferenza, di una rinascita? 

La scrittura rivela, seduce, la scrittura illumina, ritorna, racconta, ricomincia. 
Ed è per questo che a volte siamo come il ritornello antico di certe vecchie canzoni, sbiadite dal tempo e dai ricordi. Non si può ricordare l'intero motivo senza stupirsi, senza farsi male, ma è solo perchè tutto quello che abbiamo dentro, lo abbiamo amato dall'inizio alla fine. 
Un libro molte cose non le sa, ha vita propria, dalla prima pagina all'ultima. Ci sono cose non sa spiegarsi, il rumore di un quadro che cade, il silenzio di un passante, i giochi dei bambini, lo sguardo allo specchio che ti dice una ruga in più, o che stai diventando vecchio. 
Un libro non sa il rumore di certi treni, i vuoti che lasciano, il logorio delle stazioni, dei bagagli, eppure conosce i sentimenti della partenza, il sapore dei baci sui binari, i saluti pieni di tutto dai finestrini.
Un libro sa la vita, conosce i sentimenti, i passi del mondo, i giorni degli uomini. 

C'era una canzone di Ligabue che ascoltavo al liceo e che si chiamava "Viva". Bellissima, per me che ero più un'albachiara, un vero inno alla vitalità e alla vita. Questa vita che non sappiamo mai spiegare o incantare del tutto, che va per i fatti suoi e ci lascia stupiti, ogni volta a chiederci perchè, come, quando, e poi ancora come, dove, chissà. Questa vita che riempiamo di libri e che tuffiamo nei libri, e che siamo noi, questa vita in cui ci ritroviamo, perchè è nonostante tutto, come un libro, un piccolo grande viaggio chiamato amore. 

venerdì 17 gennaio 2020

POESIA

Ci sarà un posto dove finiscono le incertezze, le delusioni, o i vecchi giorni. 
Un posto dove la meraviglia avrà il rumore del mare, 
e l'onda sarà il cullare di un pensiero, 
il muto cuore delle canzoni,
ogni mia parola d'amore, 
il dono del poeta ai 
sentimenti del tempo.



mercoledì 15 gennaio 2020

IMMENSITÀ

I posti in cui lasci il cuore, quanti sono, quanti ne abbiamo conosciuti, in quanti ci siamo ritrovati, nelle fasi della vita, accompagnate da raggi di sole, da tramonti che lasciano sui muri delle case, ogni volta, un'ombra più lunga. 
Il tempo, che consuma ogni cosa. 
Vorrei stringerlo tra le mani, riavvolgere il nastro, guardarmi indietro, capire cosa significa un anno, cosa vuol dire un anno in più, dove sono finiti i giochi di allora, e gli altri che c'erano, e quando succede, che si diventa grandi. 
Sono i giorni che ti insegnano che il tempo moltiplica le cose importanti, mentre sbiadisce tutto il resto. Scolorano i panni stesi al sole. Le scarpe vecchie, alcuni ricordi, il sapore di qualche sogno, sparpagliato qui e là, sotto il cielo azzurro inconsapevole di un lontano giorno di marzo. 
Se il tempo consuma, l'amore aumenta tutto. Aumenta i ricordi, moltiplica i sentimenti, trasforma in per sempre ciò che ci sembra passeggero. Ci sono giorni, cose, persone, profumi, ricordi, assenze, presenze, che rimarranno per sempre. Ed è questa la nostra immensità: ci ricorda cos'è l'amore.  



domenica 12 gennaio 2020

AUSTRALIA

Gli animali dell'Australia ci hanno ricordato l'amore grande per la vita, la condivisione della dimensione umana, in un deserto di fuoco ci hanno mostrato le loro lacrime, il loro dolore, la loro riconoscenza, ci hanno regalato il loro cuore. Commuove la natura, di fronte alla superficialità umana, di fronte allo scherno dell'atto vandalico, di fronte alla banalità del male, di fronte alla cultura della niente, dell'ignoranza. Non ci pensiamo mai, quante storie abbiamo attorno, quante realtà ci sono in questo nostro mondo che pensiamo di poter conoscere attraverso i nostri smartphone, e invece ci vengono presentate attraverso un colore politico, un interesse economico, un pregiudizio, un intento propagandistico. Potessimo guardare solo ai gesti, come abbiamo fatto per gli sguardi e le lacrime di questi koala, potessimo pensare solo ai sentimenti, come per gli abbracci di questi canguri, forse sarebbe tutto più spontaneo, più semplice, più naturale. Potessimo poggiare la testa su un cuscino, senza pensieri tristi, e da qui sentire il mare. 



sabato 11 gennaio 2020

A VOLTE

E così, a volte succede che siamo come quelle vecchie canzoni, di cui ci resta come il sapore di una amata melodia, sbiadita dal tempo e dai ricordi. 

sabato 4 gennaio 2020

QUESTI GIORNI

Quei giorni tra Natale e la Befana in cui non sai che giorno é, cosa fai, e tutto è come una sospensione del tempo. Sono i giorni in cui le luci per la strada ti danno l'impressione di una gioia languente, una festa che dura fin tanto che é pieno il tuo cuore, e c'è come nell'aria già una sottile nostalgia per il Natale passato. 
Quei giorni tra Natale e la Befana sono i giorni delle pause più vere. Dei paesi ancora mezzi addormentati la mattina, dei negozianti discreti, delle case piene di calore, dei sentimenti più veri. 
Di quello che non sempre si può spiegare a parole. Una sospensione di vita, di attesa, di gioia e tristezza della fine, gli inverni delle favole, una emozione. 

venerdì 3 gennaio 2020

ALLE PICCOLE COSE

E poi la vita ci insegna sempre che è più grande di tutto. Più grande di un malumore, di un sorriso, di un dolore, di un raggio di sole, la vita va, semplicemente, continua. Quanti calzini spaiati, quanti piani, quanti conti che poi perdi il conto, quante parole in rima, quante parole a metà, quanti inverni, freddo, stagioni, tuffi al mare, stelle, galassie, e occhi negli occhi, e tempo che scorre, e aeroplani di gioia, e aquiloni di malinconia...la vita ci insegna che non contano i grandi propositi, i passi veloci, le grandi attese, ma contano i momenti, i momenti di ogni giorno, della quotidianità più vera, in cui il cuore è appagato e si sente felice.
Non abbiamo bisogno di grandi cose ma di piccole grandi felicità, ed è una cosa un po' banale da dire, dato che portiamo il nostro cuore in giro tra spazi ampi e tante verità, che spesso fanno male, ci rendono fragili, insicuri. Portiamo il nostro tesoro più grande, il nostro cuore, in una vita per cui a volte siamo indifesi,  una vita che ci pone davanti dei limiti, anche se è dai limiti che nasce la vera bellezza. La siepe per Leopardi, le colonne d'Ercole per Ulisse, il nero della vista per Cassandra, e ancora il mare profondo per il viaggiatore eterno sognatore, che pure sfida il mare e la sorte. Le piccole cose dicono la nostra anima, i limiti ci insegnano la bellezza, ci dicono che la vita è sempre più grande di tutto, e che continua, come l'amore quando diventa poesia. 

mercoledì 1 gennaio 2020

UN MOMENTO DI NOSTALGIA

Ci sarà stato, per ognuno di noi, in questo giorno di Capodanno, un momento di nostalgia. È il momento della commozione, dei ricordi, della riflessione, della tenerezza, della tristezza, della rivelazione, della malinconia, il momento -appunto- della nostalgia. 
I romani avevano Giano bifronte, con un volto rivolto al passato e uno verso il futuro. I romani erano gli eroi del carpe diem, e il senso era tutto nella capacità di godere del giorno, di quel giorno, di ogni singolo momento come dono prezioso. 
Vorrei fare incetta di luce, prenderne tanta. Vorrei guardare indietro e davanti, perchè dietro c'è quella che ero, quella che sono stata, il mio mondo di allora. 
Sarebbe bello poter riportare in vita il passato. Le vie di paese, il viaggio di Ulisse verso Itaca dopo 20 anni, senza sapere che in realtà Itaca in questo lasso di tempo è cambiata, così come siamo cambiati noi, viaggiatori inconsapevoli di incanti e verità. Ed è qui la nostalgia. Niente riporterà quello che è stato, possiamo solo conservarlo nel nostro cuore. 
Ma quello che è stato ci resta dentro, determina quello che siamo, può farci persone migliori. E allora come Giano, guardiamo al futuro. Vorrei dire tante cose alla ragazza che ero, a quella di un tempo, si è presa gli anni migliori, i pianti più veri, gli stupori più belli. Vorrei che mi sorridesse, lì da qualche parte, e che portasse un sorriso anche a quei giorni che sono cambiati e che non sono più, una sorta di compensazione e di ringraziamento alla vita, per quello che allora non sapevamo, e che abbiamo imparato, o solo perchè tutte le cose più belle si vivono in silenzio e non si dimenticano. Ogni tanto riaffiorano, ti fanno crescere, e sorridere di nostalgia.