martedì 22 maggio 2018

Poeta dell'amore mi hanno chiamato
e sono un temporale
negli spazi tra i silenzi
ho trovato
un raggio di sole.


domenica 6 maggio 2018

IMBRUNIRE

L'imbrunire è il momento della giornata che preferisco.
Non è notte, non è giorno, è un mistero.
È durante i misteri che accadono cose straordinarie. E l'imbrunire lo è, non fosse altro perchè il mondo si ferma, mentre io mi fermo a pensarti.
É questo il momento dei sogni, degli stupori, delle storie. La parentesi di una sospensione del tempo, l'incrocio di un momento, l'incanto di un pensiero, la pace di una sovrumana meraviglia, il conforto di ció che non è ancora e che già ricomincia.
É l' ora in cui tutto fa silenzio, come il cuore, o forse no, lui dice, racconta, parla anche lui, come tutte le cose che si sentono dentro e vivono di un battito e di un per sempre. Parla il cuore, e dice quello che non si può spiegare, e il cielo inventa una poesia di colori, per un brivido che é come un bacio sulle labbra, un incontro svanito troppo presto, il sapore di una canzone che é come un dono del tempo e che ogni tanto riprende, e non finisce mai. Cosa finisce davvero in realtà?
Finisce quello che mi fa piangere, e che mi fa paura, e che stringerei tra le mani forte, e che terrei con me, mentre stringo la tua mano che mi tranquillizza e mi rasserena. Finisce tutto quello che non é, perché per il resto il cuore conserva tutto, e dire che un sentimento é tutto ciò che va oltre il tempo e la sorte. Finisce quello che non lascia il segno, che non ti cambia dentro, che non ti lascia nulla. Quello che conta non finisce. Resta. Resiste. Non passa. Anche a distanza, un odore di mare più forte di qualsiasi altro odore ti ricorderà che la vita é un soffio di vento, in cui tutto quello che conta é come un pianto, che si trasforma in canto.
Passa tutto quello che non é.
Tu mai. No. Non finisci. Resti. Non passi.
Sei lì dove vivono i per sempre, dove sono le parole non dette, i passi mancati, i sentimenti che sussurrano il tuo nome.
Ed io, bacerei le lacrime e le parole che fanno paura,e lo farei con la stessa tua dolcezza, con il sapore della bellezza e della verità, con i baci che sono dare altri baci, e i tuoi occhi che sono riflessi di sogni e piccole poesie. Scriverei una lettera, mentre pian piano il giorno sta lasciando posto alla sera.

sabato 5 maggio 2018

DA PICCOLI

Sento il rumore della pioggia, o forse no, non c'è piú, é rimasto solo l'alone sul vetro, qualche goccia che racconta la vita che riprende, sulla finestra. 
La vita di ogni giorno, coi rumori soffusi che sanno di quotidianità che scorrono via, e che passano, come l'acqua della pioggia, come il profumo di questi istanti, come il ticchettio lieve di questo tempo, che pure passa e non si ferma mai. Trentadue anni, qualche incanto e un po' di lacrime per capire che tutto quello che conta lo si impara da piccoli.
Fai una carezza. Stringi la mano di chi vuoi bene. Se ci soffi sopra fa meno male. Se soffi via sei piú felice. Gioca per strada. Assapora il sapore della polvere. Assapora il sapore del sole. Assapora tutti i sapori, il vento, il mare, l'estate. Se lasci la luce accesa i mostri fanno meno paura. Se spegni la luce incominci a sognare. Colora dentro i margini (ma sii felice di andare fuori). Scrivi lettere, perchè ogni parola è un pegno, un gesto d'amore. Respira i profumi degli abbracci, il rossore di ogni pianto, fai un girotondo e con il mondo che gira tieniti vicino chi ti stringe forte la mano. Ascolta un cuore che batte, lo stesso batticuore che mi porto dentro,  con te.