giovedì 28 settembre 2017

SAPORE D'AUTUNNO

E poi l'autunno ti raggiunge persino al mare, e non puoi farci niente. 
Arriva qui, dove la sabbia é un po' più scura e un po' più fredda, e le onde sono schiuma bianca che non finisce mai. Arriva qui, con il lungomare all'imbrunire, con un vento un po' più fresco e un sole giá lontano, in un fascio di colori in cielo, tra la luna che brilla e le nuvole, che ci sono e sono pensieri. Arriva in riva al mare, con il profumo della legna arsa e dei fuochi dei campi, qui dove i gabbiani hanno il nido e il mare intona il suo canto, qui in riva alla sera, dove l'odore di un fuoco lontano é già un sapore d'autunno, nel vento che passa e tutto porta via, nel tempo che resta e tutto conserva con sé.

martedì 26 settembre 2017

ESTATE

E così anche questa volta é passata.
L'estate vola via, e sembra di non capirlo mai, nelle sere assolate dai tramonti che incendiano l'aria, e segnano un po' il batticuore di quelli che nel cielo cercano uno sguardo e un riflesso, o una lettera scritta lontano.
É volata via, portando con sé il sapore delle granite al limone, il silenzio che cresce profondo nelle canzoni intonate alla luna, che solo all'imbrunire delle sere alla finestra sa ascoltare e capire. Capisce il profumo della notte, il gioco delle stelle che s'accendono e sono occhi negli occhi di chi insegue una nuvola e trova un pensiero che lo rende felice, di chi disegna sulla spiaggia quelle forme che sono poesie di passaggio, castelli di sabbia e percorsi inventati dal vento, che durano un po' e subito scompaiono.
Qui dove il lungomare é come il mio cuore, dove tutto esiste e tutto è andato via, dove tutto resta e tutto soffre l'assenza, e i gabbiani giocano in cielo e con le onde,  che si sentono adesso un po' di piú, e non si fermano mai e fanno fragore.  
Cosa mi resta di questa estate, se non una spiaggia che ha giá portato via i colori, cancellato i passi di ieri, i rossori della notte, gli sguardi invisibili delle stelle di giorno? Basterà questo sole più opaco e dimesso, a scaldare un'emozione che non vorrei finisse mai?
Cosa resta davvero, se il mare cancella i giorni e incurante la notte ruba sogni e ricordi? Non é questo scuro sulla pelle,  nel segno del costume che già sbiadisce e torna del colore di sempre. Non é questo calore sulle guance, questo sale delle lacrime che sanno di tristezza e stupore, come tutto quello che é vivo e reale, e che se ami allora fa soffrire.
Non é questo profumo di latte e di sole, né questo vento che sfiora capelli e  pensieri, né questo profondo immenso di te.
O forse non solo, o forse é già tutto, a me che vivo di meraviglia mentre stringo tra le mani lettere d'amore, dove una nuvola di passaggio porta via con sé la mia poesia, ma non chiude un cielo che conserva il sapore dei giorni d'estate, dei giorni con te.


lunedì 18 settembre 2017

STORIA D'AMORE

Cosa porta via il mare e cosa restituisce, se all'improvviso trovi una scritta come questa? Forse perché la spiaggia parla, sa raccontare, racconta. 
Forse perché qualcuno ha lasciato un nome, oltre le parole in un cuore su cui qualcun'altro ha lasciato un'impronta, e mi dà un po' di confusione, con la spiaggia che é più grande di tutti, che resiste e cancella e restituisce, e mi fa un po' di tenerezza, e mi fa sorridere, ovunque vi é un passo, un'orma, un'impronta o una storia, storia d'amore.

venerdì 15 settembre 2017

SETTEMBRE

Il mare di settembre é freddo.
Non ci si può fare niente, anche se calmo,
anche se dolce, anche se mite, é un mare d'autunno.
Anche se il suo azzurro é quello del cielo terso che non sa piú i canti d'amore e le stelle, anche se il volo dei gabbiani é un po' piú basso, e la sabbia piú sottile, e la spiaggia vuota e immensa, é un mare freddo. Un mare che conosce il delirio di un'estate di sogni e lampi di luce, di canzoni urlate nel vento d'una furia d'agosto, lì dove tutto é spumeggiante evasione, e dove i fuochi d'artificio colorano un cielo di stelle cadenti e sussurri e silenzi, magiche promesse che sanno un po' di tenerezza e confusa felicità. É un mare che sa il rumore delle onde strappate alla notte, sempre piú lunga e sempre piú vicina, che conosce il grigiore della pioggia, il sapore degli addii, e delle lacrime che non hanno parole, o canzoni.
E così capisci che quel mare che scava confini e modella i pensieri, nel quale anneghi e t'inebri e pure vorresti non finisse mai, non é altro che tempo. Tempo che passa. E capisci che non ci sono mari adatti per fermare il sale di certe lacrime, né onde dolci, per sostituire il calore di certi abbracci. Comprendi che crescere é perdere una parte di te, e diventare grandi é accudire quella piú preziosa e fragile e forte, e che sulla riva tutto é poesia, perché tutto quello che vi si infrange non finisce ma continua, ed é lì che siamo noi, nelle cose che continuano, che si trasformano e resistono, e che sono un po' un mare profondo e immenso, o una storia, storia d'amore.
Ed io che sono appiccicosa e che vorrei che niente finisse mai, io che non faccio il gioco dei grandi e mi ripeto le parole che incastoni e rendi poesia, vorrei solo gli sguardi giusti come spazio dei miei silenzi.
Nei tramonti di settembre che pure sanno d'antico,
nel profumo di mare, dove l'acqua é fredda,
ma con un sole che non smette mai di sussurrare il tuo nome.

mercoledì 6 settembre 2017

AI MIEI ALUNNI EX 2'A

E così alla fine è già settembre, i mesi d'estate sono volati via, un altro anno é passato, un nuovo anno scolastico ricomincia. Questa lettera é per voi, voi che sarete ormai in terza, ed é per dirvi buon anno, per augurarvi buona vita, e tante cose belle che a dirle, forse non basterebbero. Mi piacerebbe accompagnarvi in terza, quest'anno avete gli esami, e sarebbe bello prendervi per mano ed esserci in questa nuova fase della vostra vita scolastica, voi che capitolo dopo capitolo state diventando grandi, e forse neanche vi rendete conto che tutto quello che vi é attorno e vi succede e vi è dentro é vita, vita da vivere, nella maniera piú forte e vera possibile. Una lettera é un regalo speciale, perché doniamo la parte piú vera di noi stessi quando lasciamo nero su bianco, è un sentimento per sempre. Per questo voglio dirvi, a voi che siete stati i "miei" alunni e che lo sarete per sempre, di essere sempre voi stessi. Di non lasciarvi ingannare da falsi miti che abbagliano per un momento e non scaldano, ma di cercare di essere sempre fieri di voi e dei vostri sentimenti ed  idee. Non fatevi trattare come oggetti. Siete persone, e le persone hanno sentimenti, pensieri, sogni, emozioni, passioni, un universo di valori che é troppo prezioso per essere svenduto, o trattato con noncuranza. Studiate, ma non per essere topi da biblioteca,ma per diventare la parte piú bella di voi, per capire la vita con sguardi diversi, piú profondi, senza dimenticare la bellezza dei tramonti e dei cieli d'estate, che sono poesia, ed é la poesia che riempie il mondo. Guardate le persone negli occhi, oltre le apparenze, perché alla fine l'uomo é uomo sempre, in qualunque tempo e qualunque parte, ed ha gli stessi sentimenti e sogni vostri, e se fate tutto con amore, allora capirete il senso della vita e ogni cosa sará vera, autentica,  anche tra le lacrime o nelle difficoltà. Perché se le difficoltà arriveranno (e nella vita di ognuno, purtroppo ci saranno) voi avrete il vostro piccolo scrigno di valori e felicitá, e allora anche i pianti avranno un sapore, una forza in più per andare avanti a testa alta, e lì siete voi e solo voi. Non siete involucri vuoti ma animi che aspettano solo di vivere ed essere, nel modo piú bello e vero che conoscete. Per me sarete sempre la "classe II A" nei vostri banchi e quaderni da riempire, e vi assicuro che si impara anche dietro una cattedra, e voi a me avete dato tanto. Vi saluto con le parole di Pasolini: 

"Tu sei come una pietra preziosa che viene violentemente frantumata in mille schegge per poter essere ricostruita di un materiale più duraturo di quello della vita, cioè il materiale della poesia". 

Nel mare della vita, tutto quello che non é amore, é poesia. E la poesia è una forma di amore. 
Ed é tutto quello che conta.

Buon anno scolastico!