venerdì 20 settembre 2019

IN CLASSE

Torno in classe, e mi dico che davvero questo è un lavoro bellissimo. Vi guardo, e mi chiedo quali siano le vostre storie, sí perchè ognuno di noi ne ha una, e forse la scuola serve solo per aiutarvi alla fine a trovare la vostra, a diventare la parte migliore di voi. Da dietro una cattedra si vedono bene le fragilità...ma si vedono anche le potenzialità,  ed io spero che ci sia per voi l'immagine di una scuola legata alla realtà, legata alla vita. 
Certo, alla vostra età non è facile, ci si sente insicuri, forse inesperti, a volte impacciati, altre al posto sbagliato, ma cos'è questa vita se non lo specchiarci uno negli occhi dell'altro, per quel bisogno universale di essere e di esistere, di amare ed essere amati? Cos'è la scuola se non l'occasione in piú per crescere e capire chi si è? E così spero che possiate arricchirvi di qualcosa di più di qualche semplice nozione. La letteratura, la storia, gli interrogativi sono qualcosa di molto più grande e importante, le emozioni, i sogni, la vita non sono mai una "semplice" nozione. 


Ph. Se i pesci guardassero le stelle

mercoledì 11 settembre 2019

CASE AL MARE, SPIAGGE, TEMPO CHE PASSA

Le case al mare restano, quando intorno non rimane più niente, più nessuno. Sono silenziose, umili, dimesse, e raccontano di finestre una volta aperte, di chi è venuto e andato via, il tempo di una stagione, di un respiro, di un saluto, di un sogno, di un addio.
Le case al mare raccontano, e ti dicono che la vita è come quelle finestre, piene di luce del sole per una istantanea stagione, e poi ferme, in attesa, lì davanti al tempo che passa, al tempo che resta.
Le case al mare sono case di felicità, lontano dal logorio del tempo, dalla noia della quotidianità, sono i posti dell'infanzia, delle pause, sono i posti del cuore.
Si dice che l'estate sia come una sospensione del tempo, ma io credo che è d'estate che si cresce un po' di piú. È d'estate che cambiano le cose, che il tempo narra e il cuore sopporta. Le case al mare restano lì, immuni al cambiamento, chiuse e silenziose fino ad un nuovo anno. Non sanno il significato di un anno in più, se non a volte nelle inferriate scrostate dei balconi, o di un intonaco un po' sbiadito. La spiaggia no. È sempre nuova e sempre diversa. Il cuore invece conserva tutto. Conserva i passi sulla riva, in avanti e indietro. Le lacrime perse, il sale delle onde, il mare dei tramonti che non lo sapevamo ma erano giorni. Le case al mare restano e portano dentro con loro il sapore dell'estate. Chissà se lo conserveranno per un nuovo anno, lí dove vivono i sogni dei giovani, i ricordi dei grandi.