sabato 18 luglio 2020

Giorni giovani

Dove vanno a finire le parole non dette, l'amore sprecato, l'amore provato, l'amore mai dimenticato, l'amore che cresci, l'amore che sogni, che senti, che inventi, che crei, che sei. Dove vanno a finire le stanchezze degli uomini. Quelle stanchezze che sono delle grandi verità, che non avvengono sempre, e quando avvengono ti cambiano. Dove vanno a finire le parti di noi stessi che eravamo e che all'improvviso non sono più, le abbiamo lasciate andare via per caso, ci sono sfuggite in un vicolo di paese, all'ora indefinita di un pomeriggio qualunque, all'incrocio di una cabina telefonica che nessuno usa più, al sapore di un vento che a tratti è già troppo lontano. Se ne sono andati via i giochi, le giravolte e tutti giù per terra, le giravolte con lo sguardo all'insù, e poi i libri di scuola e quelli che erano i giorni di sempre. I giorni giovani, come possono esserlo i sogni giovani, che non sanno nulla di certe stanchezze, nè di quei sentimenti forti che subentrano dopo, quando guardi indietro, e sei già grande, già conosci il sapore dei tramonti, della nostalgia, di tutto quello che dura oltre quell'angolo, oltre l'attimo che ci riporta ancora una volta a noi stessi. 


giovedì 9 luglio 2020

DA QUI AL MARE

Cos'è questo tempo che ci stringe le dita tra le dita, che ci tiene legati ad un ricordo, ai capelli che non conoscono la distanza e che restano insieme intrecciati, attorno ad un sentimento, uno sguardo, una poesia? Sono pezzi di mare i grani di sale e di salsedine che riempiono il sapore di una promessa, e il mare incendia i tramonti e spegne i passi di ieri, mentre cerco sulla riva le mie orme lontane, cancellate dal tempo e dalla vita.
Cos'è questo tempo che ci spinge a guardarci dentro, a cercarci fuori, che ci porta lo sguardo a noi dovuto, lo sguardo mai sperato? Sguardi persi nelle mancate possibilità, lo sguardo che accompagna quella che sono, e che inventa le donne che avrei potuto essere, che avrei voluto essere, che restano nella timidezza di una giravolta, girata al cielo in un girotondo anni fa.

Cos'è questo mare che ci porta in avanti ed indietro, che ci culla in un'attesa che sa di pienezza, che ci sballotta al fluire del tempo, della tempesta e della vita, e che ci insegna il valore della profondità, dell'amore profondo che ti tiene a galla e salva la vita. Quanto sono profondi gli sguardi negli orizzonti, gli occhi negli occhi, le parole negli abbracci, i capelli che ancora si perdono in altri capelli, altre mani, altri sogni.
Cos'è questa vita fatta di occasioni perse e nuovi giorni, di nuovi passi e vecchi ritorni, cos'è che cuce i vestiti alle anime che non si perdono, agli occhi che non si dimenticano, sono forse le parole perdute nel mare, o sono le alghe, dita tra le dita, che mi lasciano questo profumo di sale?
Come abbiamo imparato a volare con il ricordo del nido? Con le ali spezzate, con il cuore a metà, con il tuo cuore nel mio, nel girotondo di mare, nel sapore di sale, con i tramonti profondi, nel blu profondo di blu? Cammino tra castelli di sabbia, una strada ancora una volta da qui al mare.

venerdì 3 luglio 2020

Non sei l'altra metà del mondo sei il cielo e il mondo. Non sei l'altra metà del canto, sei tutto il libro, le parole da leggere, da scrivere, le parole ancora da scoprire, da inventare, da raccontare. Non sei l'altra metà del sorriso, sei tutto il sorriso e anche il pianto. Non sei la pioggia, sei il temporale e poi il sole.

Se in mezzo alle strade, o nella confusione,
piovesse il tuo nome...

TORNEREMO

Torneremo a stringere tra le mani lucciole, e leggere le vedremo volar via, a mani vuote, nelle sere d'estate. Torneremo a cercare le conchiglie sulla spiaggia, le mappe dei pirati, i castelli di sabbia, le pietre che brillano bagnate dall'onda e che sembrano gli smeraldi dell'isola del tesoro. Torneremo a cercare i messaggi in bottiglia, le lettere d'amore, i passi dei gabbiani, il volo degli aquiloni e delle parole non dette, degli sguardi, dei sogni. Andremo a caccia di stelle marine e torneremo con le mani sporche di polvere. Andremo alla ricerca della perla e impareremo dall'ostrica il senso di un amore. Torneremo a bagnare i piedi nel languore di un tramonto, mentre l'estate allaga di luce i nostri giorni, e dentro una canzone se ne va.