sabato 4 novembre 2017

PER SEMPRE

Novembre, l'autunno che parla del tempo che passa. I giorni che raccontano un cielo più breve, un tepore più leggero, un fiore in più che profuma un'assenza. Forse, rimpiangeremo quegli sguardi in cui regnano sovrane le nostre illusioni. 
Quegli sguardi che sappiamo solo io e te, e che hanno un po' la dolcezza malinconica dei tramonti, o la serena bellezza della luna, nei cieli d'estate. D'altronde dovevamo saperlo che la costante della vita è il cambiamento, l'unica vera grande certezza è che nulla resta immutato, nulla dura per sempre, sebbene per noi quel "per sempre" é l'inchiostro che farcisce e accarezza le nostre illusioni. 
Novembre é raggomitolarsi in una coperta a sentire il rumore delle cose che finiscono. Non ce lo ha forse insegnato il dolore, che tutto quello che passa si porta via una parte di noi, non ci ha forse rivelato la grande verità, ad ogni lacrima una nuova scoperta, che tutto è un eterno fluire, che niente resta immobile ma scorre, come l'acqua di un fiume che ad ogni punto non é mai piú la stessa? Eppure é in questo cambiamento che l'anima fiorisce e si posa, e laddove non é sentimento, é ricordo.  E allora novembre é un raggomitolarsi sotto una coperta, a sentire il rumore delle foglie che cadono e rinascono. É un mare specchio di giorni brevi e silenziosi, é un passo lento che s'attarda alla sera, un incedere reverenziale, un sopito colloquio con tutto quello che é senso e verità. É nel cambiamento che troviamo ció che dura per sempre, e che riempie l'aria e la vita. Allora l'anima é piena, vive di canti senza parole, impara il volo delle cose felici, ed é come una perpetua danza, come l'amore, che é una continua giravolta e non si ferma mai. A volte gira troppo forte e non sai mai come fermare il tuo cuore. A volte ti porta a testa in giú, ti ribalta i sogni e i pensieri, altre volte ti prende allo stomaco e ti fa male, e allora non servono le lacrime se ti manca così tanto da non capirne piú. Si potrebbe girare all'infinito in quegli occhi che sono il mare profondo di ogni senso e verità, in quella dolcezza che non cede al tempo e alla notte, e che nel giro delle stagioni riconferma ancora una volta se stessa. Si potrebbe vivere di un'assenza che é come una costante presenza, di un pensiero, da portare con sé come un dono di cui l'anima si abbellisce e prende cura. Ed è così che durano i "per sempre". Sono con noi, nel tempo che passa, nel fiume che scorre, nella pelle che invecchia e fa le rughe, perché vivono nel cuore di chi ama, e resta. Resta anche quando non serve più restare, anche quando novembre non é più il calore di una coperta ma un viale alberato pieno di foglie da calpestare, resta perché é nel sentimento tutto quello che é vita e amore. Forse ho il cuore pieno di scarabocchi e la faccia arrossata di autunno e mille sfumature che non so definire. Forse non so dove portano le orme che disegna la luna sull'asfalto, o i tanti sentieri di luce che il mare rivela e subito nasconde. Forse sono le foglie morbide a scrivere un presente già spazzato dal vento. Ma se ogni passo che faccio é un passo verso di te, tutto sommato mi basta.

Nessun commento:

Posta un commento