martedì 17 gennaio 2017

IN TRENO

E poi ti ritrovi in treno con il mascara che ti macchia la faccia, e una musica nelle orecchie a farti compagnia.
Una musica che passa veloce, così come questo treno che attraversa posti sconosciuti e cittá,
sul finestrino dove le gocce di pioggia
lasciano veloci la loro scia,
dove il mare non fa rumore, ed è tutto un turbinio di emozioni,
il mare d'inverno con la sua confusione.
È bello il mare d'inverno con le sue onde indelebili che si spingono oltre e non si fermano mai,
il mare bello e tormentato,
il mare dei pensieri, il mare un po' poesia,
quello che ti rapisce e fa paura.
Il mare della locanda Almayer,
che è un po' ovunque e appartiene un po' a tutti,
in una galleria di tipi umani fatti di sogni e di forza, di idee alla rinfusa e lacrime e cuore, 
speranze e progetti,
e storie impresse nella pelle, nascoste negli sguardi di ognuno, che ognuno porta con sè.
C'è una locanda Almayer ovunque, oltre un treno che corre veloce lungo un mare d'inverno, e dentro ognuno di noi, con le nostre idee alla rinfusa che si rispecchiano sul finestrino, i nostri sogni sospesi a metá, nel batticuore d'una emozione, al ritmo d'una canzone intonata per disincanto o respiro.
E tu leggi Dante e guardi il mare,
leggi le rime e cerchi il cielo, 
e giá lungo la riva pare di vedere
un pittore che dipinge il mare con il mare,
giá pare un pittore e la sua tela,
bianca come le emozioni che non si possono descrivere, che sono piene di tutto, e non conoscono il nulla.
E tu sfogli il libro e ascolti i Muse,
scrivi e subito è giá buio,
e l'imbrunire si porta via il mare
e la musica va e attraversa la strada,
mentre le luci si accendono nelle case lontane
e le ore spengono stanze sconosciute,
case di altri, vite di altre vite.
Fuori
la sera è uno sfumato di blu.
Gli alberi sono ombre di pittori macchiaioli.
Ovunque è un chiaroscuro di pensieri e piccole eternitá.
Io vorrei avere i pennelli,
per dare forma ad un acquerello di sensazioni,
per tracciare le linee e sentirmi al sicuro.
Ma, come un pittore d'altri tempi,
lascio al bianco le sfumature,
al bianco i contorni.
Accarezzo un pensiero,
mentre ascolto, su una musica che parla d'estate,
i battiti intensi di una poesia intesa a metá.

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