domenica 11 dicembre 2016

MARE D'INVERNO

Il mare d'inverno ha le scritte sul muretto che raccontano amori passati.
Ha le orme sulla sabbia che non esistono più, cancellate dal vento e dalle onde,
e il tempo che s'infrange sulla riva
è infinito e parvenza.
Non ci sono spazi, ritagli di aspettative lasciate così, e gli sguardi dei passanti hanno la profonditá di chi scorge e va oltre, oltre i pensieri, che il mare accarezza, oltre le cose, che il mare comporta.
Il mare che è ed è sempre all'improvviso, in una giornata d'inverno.
Che è come un'oasi di pace e serenitá, che ti viene addosso con la sua essenza che profuma di vita, di salsedine incrostata ad un racconto del cuore, che sia ricordo o speranza.
E gli sguardi della gente hanno la profonditá delle cose che si sanno, e che si dicono silenziose.
Hanno la stanchezza di chi accarezza amarezze, e il conforto di chi cerca e riprova, e il mare è uno specchio, uno specchio d'azzurro, e il cielo si perde nell'ocra della sabbia che si allunga silenziosa.
E ti seduce e ti incanta.
Nel ramo abbandonato che viene chissá da dove, chissá da chi, chissá perchè, nel passo lento di un signore ed i suoi pensieri, nel bambino sull'altalena che sfiora il volo e non lo sa...
Ti tranquillizza, perchè sai che un posto per te c'è e c'è sempre, che ci può essere ancora un momento d'estate, nell'odore portato dal vento, una illusione, una piccola felicitá, tra le cose di sempre, tra l'inverno e la sorte.
Basterebbe il volo dei gabbiani, il legno di una barca scrostata, una coppia che si tiene per mano.
Basterebbe un pensiero felice, un libro da scrivere,
una vecchia canzone.
La bellezza di un sentimento che diventa poesia, che è giá poesia...

"Io credo non spunterebbe una foglia
In primavera,
non fosse per le labbra degli amanti
Che baciano.
Non fosse per le labbra dei poeti
Che cantano".
(Oscar Wilde)

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