sabato 3 dicembre 2016

BATTICUORE

E poi ci proverò a mettere da parte un'emozione, a dosare i colori, e le scintille che infiammano l'aria. E poi ci proveró a spegnere lo sfavillìo di pensieri che accendi in me, quelle capriole di emozioni, che sono come carezze d'inverno, come sbuffi di fumo in un cielo terso e freddo. Metterei da parte le fiabe, sospenderei i lieto fine e li lascerei alle storie del mondo, e mi ripeterei le parole da grandi, quelle giuste, quelle assennate, quelle che hanno ragione e lo sai. 
Sarebbe ovvio, e persino normale.
 Ed io sarei più forte, più matura, diventerei grande, e farei le cose giuste, e direi le cose perfette... pronuncerei le parole corrette e farei i sorrisi sicuri...avrei una faccia normale, una faccia che non dice, una faccia che non arrossisce, una faccia che non si stupisce, che non sembra un pesce lesso, che non si sa leggere, che a guardarla non ci si capisce niente. 
E forse sarei più al sicuro, forse sentirei di meno, e forse soffrirei di meno.
Resterei meno intrappolata nelle cose, nelle parole non dette, nei progetti a metá, nei sogni che è bello sognare.
Eppure resisti, come resistono gli eroi nelle fantasie dei bambini, nei libri di fiabe che sfogli per caso.  
Tu resisti, 
ed è tutto e non è niente, e gli ideali sono incanti da portare per mano, tra il giorno e la notte e le mille quotidianitá delle cose, tra il grigiore del mondo, e il rosa  di un cuore che vive...
Quando le emozioni (belle o brutte) sono "vita", e l'intensitá come sempre sei tu, sogno, parola, fantasia e..batticuore...



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