domenica 21 agosto 2016

"PREMIO RAFFAELE ARTESE"- Brevi note di una serata

Tante storie piene di vita. L'essenza di una serata trascorsa all'insegna della cultura, della letteratura, che è storia dell'uomo, vita dell'uomo, in tutte le sue forme e sfaccettature. Ed è stata prismatica la notte di San Salvo dedicata all'arte ed ai talenti del "Premio Raffaele Artese", prismatica perchè pagina dopo pagina, in una piazza che rivive in una luce nuova e viva, protagonista è stato l'uomo, l'uomo che a mo' di un prisma (in virtù della sua natura e della sua complessitá), non può ridursi a mero simulacro di assenze e parvenze, perchè c'è qualcosa di più che lo caratterizza, di più importante e di più prezioso. Così, il tema dell'identitá diventa un "Mezzogiorno padano", una scissione dal luogo d'origine che è profonda solitudine e coscienza di uno sradicamento dell'io che tuttavia non può ricomporsi in unità, così "La teologia del cinghiale", è la dolce poesia che ci ha fatto commuovere, con il "giuramento di Polifemo" che diventa emblema fantasioso della storia dei due protagonisti, eroi "euripidei" nell'andare incontro al proprio destino, ma giovani d'oggi, che esprimono un senso dell'esistenza più profondo e reale. E ancora.. la malattia come interruzione biografica, la granita alle mandorle dal sapore di una Sicilia assolata, il viaggio come metafora umana e altro da sè, che si configura sempre come un "ritorno". Fiabe moderne e attuali, in una lettura polimorfica che riconferma il senso del Lions club e del credo etico che lo caratterizza: la centralitá della cultura come momento di crescita personale, sociale e morale, in una piazza in cui respirare vecchi e nuovi valori è partecipazione comune della vera bellezza, dell'arte e della vita.

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