sabato 11 aprile 2020

DIARIO DELLA QUARANTENA

Ci saranno i giorni di gioia, i giorni di luce, i giorni dei voli, i giorni dei passati malumori. Ci saranno i giri di boa, i bivi e le svolte, i passi mancati, i passi saltati, quelli da rifare, quelli da dimenticare. 

Ci saranno i pianti più forti, i grandi risvegli, i nuovi sorrisi, i tagli sulla cicatrice dei giorni, una ruga d'amore, un segno del tempo, un tempo perso ed uno incompreso, il tempismo sbagliato, le verità che nessuno ha imparato. 

Ci saranno le vecchie certezze e le nuove incertezze, lo scadere di un momento, lo scadere di un sogno, di un progetto, di un giorno. Ci sarà l'insicurezza che sono, la bambina che ero e quella di oggi, ci saranno i passi del mondo, i pezzi di luna, i pezzi di sogno.

Ci saranno stanchezze, consapevolezze, verità, ci sarà che si cresce, e allora quello che conta è un prezzo salato, quello che conta è un dono negato, quello che conta è qualcosa di amato. Ci saranno parole giovani e cornici mature, grandi amori e grandi perdoni, ci saranno foto a colori, canzoni. 
  
Resterà la luce sui muri dei giorni, il silenzio sul significato dei sogni. Il mare andrà avanti con il suo mormorio, sempre lo stesso, sempre diverso, e le onde delle poesie saranno parole d'amore, forme sulle solitudini delle ombre del sole.

Resteranno gli spazi muti stretti tra le mani e gli abbracci delle storie del mondo, i nomi che definiscono verità, ancora una volta resterà l'amore, il canto, resterà che ti voglio bene. 




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