domenica 8 luglio 2018

<<La mente di un'adolescente è fertile -scrive la Tesio-ma solo perchè usa come fertilizzante la merda>>. Piú che quella di un'adolescente, direi che fertile é soprattutto la mente di una donna, e per fertilizzante intendo tutta quella dose di insicurezze, tristezze, paranoie, che ci portano ancora una volta a fare i conti con noi stesse, sperando di essere meglio, o forse no, non é ancora così. Si sa, piacersi é una conquista in cui entrano dinamiche particolari, un po' di testa, un po' di cuore, un (bel) po' di paranoie, che quelle non mancano mai.
Io per esempio, credo che non mi piaceró mai, e dire che mi piacerebbe non vedermi sempre "troppo" in alcuni punti e "meno" in altri, troppo piatta, troppo morbida, troppo bassa. per nulla sofisticata, troppo a tema, troppo fuori tema...si sa che la testa di una donna è fertile, ma il piú delle volte scegliamo il fertilizzante sbagliato. E ci abbiamo messo anni e anni di paranoie -e stress- per arrivare a questa consapevolezza che ti fa sentire una trentenne con qualche sogno in piú e (dolceamara) verità. A nulla sono serviti i complimenti. Meno che mai i selfie. Ancora peggio i consigli delle madri. Forse lasciare il cuore nelle cose...la vita delle persone. Il tempo che passa. La vita che dice, racconta. Crescere.
Allora capisci che non conta portare in giro un bel vestito (e portarlo bene) se sotto non vi è un cuore che batte per le cose piú vere, che non è un filo di mascara a riempire uno sguardo, e che negli occhi della gente ci puoi trovare quello che sono davvero, ma solo a guardar bene, o a cercare in loro il tuo stesso sentire. Allora capisci che la bellezza é qualcosa che riempie il viso di rughe, gli occhi di lacrime, le labbra di parole gentili, gli abbracci di baci e che tutto quello che resta fuori non é amore nè vita, e la vita è troppo grande per racchiuderla in un tacco 12, o in un ombretto sfumato troppo presto.
E allora, se quello che sento é vero, mi piaccio.

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