martedì 17 ottobre 2017

SOGNO

Se potessi esprimere tutto quello che provo, basterebbero delle semplici parole per dire tutto quello che sei? Basterebbero questo sorriso ebete che ogni volta si illumina di più, questo cielo che si riempie di stelle e giá brillano più forte, questo angolo di mondo che non é che una misera parte dell'universo intero che esplode e che accendi nel mio cuore? Forse se ci fosse un pianeta per me e per te in questo universo di stelle e giorni lontani, una navicella spaziale più veloce e discreta, e poi tu e tu e solo tu, le parole non dette non sarebbero assordante silenzio. Forse, se potessi io vivere del pensier tuo, e riempire l'universo dei sussurri del tuo nome, i vuoti di questo tempo vedrebbero fiori sbocciare nel senso profondo di un istante, e capirebbero la poesia di un sentimento che vive di te e per te. Lo cercherei, oltre le stelle e le immensitá della notte, lo cercherei un pianeta lontano, non tanto grande, ma nemmeno tanto piccolo. Sarebbe oltre i satelliti e invisibile ai telescopi, lontano dagli asteroidi che non potrebbero scalfire, dagli alieni che non potrebbero capire, tanto fragile e tanto forte, e brillerebbe tra galassie di luce e di silenzi, brillerebbe di te e di me, e di tutto quello che dà senso al giorno ed alla notte, a un mondo a testa in giú e a un sogno piú dolce dello stesso mio sognarti. Brillerebbe più della stella più luminosa, quella che la sera spunta per prima, prima della luna e delle altre stelle. E tu sarai lì, con il mio batticuore che non finisce mai, con i miei occhi negli occhi che rubano e scrutano meraviglia, con il tuo sguardo che é ogni volta il mio inizio e il mio ritorno. Sará discreto e nascosto, sarà importante, e sarai tu. Chissá, magari qualcuno, lontanissimo, guarderá questo cielo che innamora e passa i secoli e scoprirá una luce diversa, più forte delle altre. Una luce che vince galassie ed oltrepassa anni luce e mari cosmici, buchi neri e collisioni di stelle di neutroni, esplosioni di energia che creano costellazioni. Io e te, e un mondo di canti senza parole, di fiori che profumano onde colorate, e voli, tanti, nell'immenso e oltre, voli e braccia che non hanno bisogno di assenza di gravità per volare. Io lo cercherei quel pianeta, nelle notti d'autunno in cui la luna sembra un po' più fredda, e i canti delle stelle sono dimentichi del tempo e senza nome. Lo cercherei nelle notti più profonde di silenzi e nostalgia, a metá tra un sogno e una paura, una lacrima e un sorriso, lo cercherei per te, lo inventerei per metterci tutto l'amore del mondo, e le stelle, che lassù brillano e giá contemplano il tuo nome.


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