lunedì 3 ottobre 2016

STRANO QUESTO MONDO

Strano questo mondo che va avanti e non ce ne rendiamo conto.
 Strano questo tempo che passa e non ci dice nulla nè ci avvisa prima.
Strano questo cielo che oggi era pieno di sole, ed ora é un tormento di pioggia e di vento.
Questo mondo che cammina a testa in giù senza vedere, questa corsa verso qualcosa,
questo inseguire il momento senza viverlo davvero.
Viviamo in un mondo che ci insegna che la tivù non è mai la veritá, in un mondo in cui un Brad Pitt non è bastato a far funzionare un amore e le luci e i lustrini sanno essere freddi talvolta.
Un mondo che va avanti portandosi i "senza". I senza casa, i senza famiglia, i senza lavoro, ma tutto é un vortice di inumana comprensione, forse perchè non ci sono perchè, è tutto è un "senza senso o un senza speranza".
Eppure il tempo delle favole prima o poi finisce, Jovanotti ha compiuto 50 anni e il telefono senza fili non è più un gioco nè tantomeno un ricordo, Robbie Williams non è più di questo mondo ed i Pooh hanno cantato la loro "ultima notte insieme", - Banderas continua a sfornare biscotti e Bridget Jones continua a sfornare fidanzati, ma queste sono eccezioni, e per giunta anche un pó sfigate, ma dipende sempre dai punti di vista-.
Non sono i "sì", i "no" ,i "forse", o i "perchè". Sono i "senza", che in questo mondo vanno avanti.
E ognuno ha il suo.
Internet senza fili, pasta senza glutine, iva senza costi aggiuntivi, burro senza grassi, fondotinta senza nichel, sogni senza sapori, ideali senza valori, amori senza batticuori, identitá senza noi, parole senza suoni, suoni senza parole...
in un mondo che passa e che ha sostituito al bianco e nero i colori, i pixel ai cartelloni e i byte a tutto ciò che prima era reale, non sono solo le torte senza uova e il caffè senza caffè a cambiare le cose. Forse se ci fossero meno "senza"e più "con" qualcosa sarebbe diverso, le amicizie non sarebbero senza persone e gli affetti senza sentimenti, l'amore avrebbe il giusto spazio, e l'identitá ne acquisterebbe in una autentica vita, senza "apparire" ma piuttosto per "essere".

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