mercoledì 22 maggio 2019

FILASTROCCA DEI GIORNI TRISTI

Correggo compiti, cancello errori, 
la i senza e, la e senza a, 
cancello quello che la felicità non mi dà. 
Correggo il tempo, ma non lo trovo, 
correggo il cielo se non è un volo, 
cancello la luna quando piange,
la cerco con lo sguardo, 
correggo quello che non c'è,
le lacrime della sera, la luna nel mare, correggo il sapore di sale. 

Correggo verbi, parole non scritte, 
correggo frasi che non vanno dritte. 
Cancello il di piú che nel contesto stona, correggo il ritornello che nel cuore risuona, è come un sussurro o una promessa, 
è tutto quello che mi fa girar la testa. 

Correggo un fil di poesia, 
una penna rossa e un soffio sottile, 
è come un bacio di carta, 
sul cuore che canta, un rosso di labbra, 
un tocco gentile.

Correggo i giorni perduti, le lacrime perse, 
le scarpe consunte, le facce ormai spente. 
Correggo i momenti sprecati, 
i verbi al passato, i tempi all'unisono, 
le concordanze dei giorni,  
solo un sorriso. 

Cancello quello che ti fa soffrire, 
le stagioni del tempo, 
il pianto del cuore, un soffio di vento. 
Correggo i tuoi drammi, 
cancello i tuoi lividi, 
con i fiumi di inchiostro coloro
i tuoi limiti, 
e il resto che resta e che incorretto non è 
lo stringo nel cuore, lo tengo per te.  




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