domenica 2 aprile 2017

DELL'AUTISMO

Se potessi parlarti e dirti quello che provo,  forse questo mio silenzio non sarebbe così terribile, anzi, sarebbe perfino bello.
Io disegno alberi e case, e soli gialli lassù in alto nel cielo, e sono felice. Tu mi guardi e non mi senti, mi parli e ti chiedi se io ti capisca, e piangi e cerchi una ragione, e ti interroghi ma sai che una risposta non c'è.
Eppure io capisco tutto quanto, intuisco tutto quello che provi, lo sento con te. Solo che ho un altro dizionario, diverso dal tuo, più grande o forse più piccolo, per farmi capire.
Giá, il mio dizionario non è fatto di parole,  ma è fatto di numeri e forme e figure, non è fatto di braccia che si spiegano ma di movimenti che capisco solo io, di sguardi che magari non dicono nulla, ma ti sbagli, perchè io ti parlo e ti racconto.
Sai, magari se mi tocchi mi innervosisco, se mi sfiori mi agito e mi sento più fragile, e ho paura, ma in questo mio corpo di silenzio io ho tutto il mio universo di parole e sentimenti gentili. Magari non te lo so dire, ma io sento e penso come te, io sogno e desidero come te, sogno di notte, quando dormo e il mio silenzio diventa una realtà buia costellata da tante piccole stelle e fasci di luce, e quando sono sveglio, e ogni volta è un dolore e una carezza. Magari faccio piccoli sogni, sogni modesti, niente di che, eppure in questi miei piccoli scrigni di inaspettata felicitá oltre alle mie matite colorate e ai miei fasci di luce sul vetro della mia camera, ci sei tu e sempre tu.
Non voglio essere solo, non lasciarmi da solo.
I miei compagni hanno degli amici, riempiono i loro zaini di vite e progetti, e ridono, chiamano, parlano tanto.
Non hanno paura dei gesti, degli abbracci, delle parole chiuse dentro di te, delle giornate mute e interminabili che non passano mai. E non si accontentano. E non lo sanno.
A me invece basta poco per essere felice. Un vocabolario fatto di numeri e forme e figure, la luce delle stelle sul vetro della finestra, e tu vicino che mi ascolti, nei silenzi più lunghi e pieni di colori e forme e numeri,  tu che mi sei vicino. E mi ascolti.

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