lunedì 18 febbraio 2019

DOTATA DI RESPIRO, FATTA DI CIELO

Dove sono i tuoi occhi? 
Sono in quello che vedi, o in quello che appare, e se sì come fai a dire che ciò che sembra è la realtà? Sono in ciò che ti fa soffrire, in quello che ti manca, in quello che vorresti fosse possibile, nelle favole che ti racconti, nelle poesie che scrivi, nelle tante verità che ti dici per potere andare avanti, nelle cose accantonate che tornano e fanno male... dove sono i tuoi occhi?
Sono forse in quell'angolo di cuore dove vivono preziose tutte le cose importanti, dove il bene riposa e ha il sapore del buono, dove volano le carezze e i nomi hanno un tocco gentile? Sono tristi, sono stanchi, sono spenti, sono bagnati, sono belli e sono vita i tuoi occhi, ma solo se hanno cieli tersi e puri in cui specchiarsi e riconoscersi. 

Dove sono i tuoi occhi?
Sono in quello in cui credi, in quello che sei, in tutto ciò che guardi con amore. Un detto recita che per tornare a vedere il cielo bisogna spostare l'elefante, ma non è tanto il grigio a fare paura, quanto l'incapacità di guardare le cose in faccia, e tornare a vedere i colori. La paura di quello che si può vedere o meglio di non sapere più cogliere, tanto siamo assuefatti al grigio, e disabituarsi a vedere è come disabituarsi al sentimento, disumanizzarsi a poco a poco, in questo mondo che ha tanti spazi per tutti ma mai uno sguardo profondo per nessuno. Avere gli occhi sul proprio cuore, sulle mani che sanno scaldare, sui pensieri che accarezzano l'anima e le danno conforto, sono la risposta per tutto il bello che si può ancora vedere. Lì c'è quello che conta, lì sono i tuoi occhi, dove c'è amore. 


"Un'immagine dotata di respiro, fatta di cielo" 
                                                        Euripide


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