giovedì 23 aprile 2020

CHE SIA

Che sia l'amore a riempire il vuoto di questi giorni. Che sia l'amore a colmare le fratture, a mettere a posto le ferite, a riempire di senso questo tempo sospeso, sulla scia di una nuova consapevolezza e verità. Ogni giorno mi risveglio diversa. Ogni giorno mi risveglio in un mondo diverso, un mondo che cambia, come cambiano le vite degli uomini, come cambiano le storie dell'anima, le mille realtà quotidiane che ti lasciano una ruga o una piaga sul cuore. 

Che sia l'amore a cullare i ricordi. Che si possano stringere tra le braccia come fossero sogni, tesori preziosi, al canto di una ninnananna e di una filastrocca, di tutto è la tenerezza che ci resta dentro e non ci abbandona mai. 
Quanto dolore conserviamo dentro di noi? Di quanto ci ha cambiato, quanto di tutto questo possiamo spiegare? Se ci sia una risposta non lo so, cos'è che decide i percorsi e le vite, ma da ogni dolore può nascere un fiore, ed è lì che allora siamo veramente umani.  

Che sia l'amore a dirci che tutto è servito davvero e mai nulla è stato sprecato. Che colmi i rimpianti e i drammi, i vuoti di questi giorni, anche se so che certi vuoti non si colmano mai. E allora che sia l'amore in queste lacrime a riempire le parole superflue, a pronunciare quelle nascoste, a sanare le solitudini che ci portiamo dentro, le superficialità che non danno poi molto. 

Che sia l'amore a riempire questo canto, lì dove il cordoglio è un pianto dignitoso, lì dove c'è forza per ricominciare, e mai finire davvero. Lì dove ci sono storie di dolore, ci sono storie di umanità e verità, e dove c'è questo, l'amore basta a coprire tutto. 

Che sia l'amore a far muovere le giostre, a giocare con il vento, ad accendere le cime dei monti, le onde del mare, i passi degli uomini, le foglie degli alberi.
Che sia l'amore a dirci che di tutto quello che passa, qualcosa rimane, lì dove passano le vite degli uomini, 
qualcosa dura per sempre.


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