mercoledì 5 agosto 2020

PAROLE PER FARLE TORNARE

Si aspettavano le tre ore, prima di fare il bagno. Il tempo era lento, lunghissimo, interminabile per chi voleva entrare in acqua, al mare da bambini la digestione era un passaporto per fare sul serio, un visto da firmare, un protocollo da seguire ereditato dai genitori, sussurrato di voce in voce, detto dai più grandi ai più piccoli, il segreto della spensieratezza, del bagno perfetto.

Ma poi quel tempo è passato, forse troppo presto, troppo in silenzio, troppo veloce, troppo breve, e in quel mare ci siamo lavati i pensieri, ci siamo lavati la pelle, i sogni, i giorni che erano, quello che eravamo, che siamo. Abbiamo lavato i giorni dei tuffi per i gironi dei grandi, e non lo sapevamo, che ogni mare dà la vita ma ci toglie anche un po' qualcosa, e questa vita è un qualcosa che cambia continuamente. 

E così abbiamo lavato le parole di ieri, le risate, le storie, le fate, le frasi che in acqua escono così bene, e che galleggiano nella incoscienza di una muta giovinezza, le frasi sporche di sale, dal sapore di salsedine, le frasi che restano al mare, e che nessuno è lì per ascoltare, per conservare. 

Ci siamo presi il posto in prima fila, all'ombra mutevole di un pomeriggio più lungo, al sapore del fato, del fiato, della sabbia legata ad altra sabbia, dei granelli piccoli e tutti da soli, slegati, imperfetti, imprecisi, dalle forme mutevoli, cangianti, preziose, informi, difformi, e dire che tutto ci sembrava immutato, e dire che tutto ci sembrava perfetto. Abbiamo sciolto i capelli dal sapore di sale, dalla salsedine di uno scoglio, nel volo di un gabbiano, di un granchio, di un guscio, ma le conchiglie non hanno la voce del mare, dopo un po' resta il senso dell'assenza, il dolore del mare. 

E così sono finite le stelle marine, le pietre, le dune di sabbia, le alghe, i pezzi di vetro, i pezzi di Omero, del tempo, di ieri, di oggi, di noi, di voi. Si sono sciolti i capelli, slegati dai tuoi, dal mare, dal tempo. Si sono perse le filastrocche inventate, le parole crociate, le parole di sabbia, le parole del vento, le parole del mare, e non lo sapevo allora, ma queste parole sono le mie, queste parole sono le tue, queste parole sono per farle tornare.

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