sabato 18 luglio 2020

Giorni giovani

Dove vanno a finire le parole non dette, l'amore sprecato, l'amore provato, l'amore mai dimenticato, l'amore che cresci, l'amore che sogni, che senti, che inventi, che crei, che sei. Dove vanno a finire le stanchezze degli uomini. Quelle stanchezze che sono delle grandi verità, che non avvengono sempre, e quando avvengono ti cambiano. Dove vanno a finire le parti di noi stessi che eravamo e che all'improvviso non sono più, le abbiamo lasciate andare via per caso, ci sono sfuggite in un vicolo di paese, all'ora indefinita di un pomeriggio qualunque, all'incrocio di una cabina telefonica che nessuno usa più, al sapore di un vento che a tratti è già troppo lontano. Se ne sono andati via i giochi, le giravolte e tutti giù per terra, le giravolte con lo sguardo all'insù, e poi i libri di scuola e quelli che erano i giorni di sempre. I giorni giovani, come possono esserlo i sogni giovani, che non sanno nulla di certe stanchezze, nè di quei sentimenti forti che subentrano dopo, quando guardi indietro, e sei già grande, già conosci il sapore dei tramonti, della nostalgia, di tutto quello che dura oltre quell'angolo, oltre l'attimo che ci riporta ancora una volta a noi stessi. 


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