domenica 14 aprile 2019

FESTA

I giorni di festa per i bambini sono il simbolo della felicità. Natale, Pasqua, Carnevale, la fine della scuola, e poi l'estate, la lunga estate, la stagione del mare, del sole, dei giochi per strada fino a sera. Quando Martina era più piccola ricordo che disegnava sempre una torta di compleanno, e poi insieme dovevamo spegnere le candeline. Non lo sanno i bambini che quando si soffia su una torta in realtà si soffia via su un sacco di cose. 
E così è pure per le feste, che sono ogni volta qualcosa di più e qualcosa di meno. I bambini scartano le uova perchè quello che conta è la sorpresa. I grandi collezionano sorprese e ad un certo punto dimenticano la gioia dell'attesa, la magia del forse, la leggerezza della incoscienza. Succede quando il tempo lascia il posto ad una ruga, ad una verità, ad una stanchezza, ad una consapevolezza. E così i dolci delle feste non sono più quelli di una volta. Nè le uova hanno la stessa farcitura (però nelle uova giganti ci sono ancora i mini temperini maxi delusione per matita, così come ancora c'è il solito portachiavi che si rompe dopo due giorni). 
I giorni di festa diventano un ricordo, il posto di un'assenza, il posto di un desiderio, di un dolore, di una speranza, di una preghiera. 
Sono i posti da riempire, da riempire con la voce del cuore, del tempo, della forza, di quello che ci riempie dentro, che ci portiamo accanto, di quello che ci fa sentire a metà, che ci dona nuova consapevolezza, nuova verità.  
E allora è festa ogniqualvolta la vita soffia sulle cose, ma l'amore è il collante che tiene insieme tutto. 









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