domenica 7 agosto 2016

IN UN POMERIGGIO D'ESTATE

Vorrei, vorrei.
Vorrei tante cose, in un pomeriggio di pioggia, quando tutto scorre più lento, e da dietro un vetro è più facile pensare. Da qui gli alberi hanno una maestositá e un'eleganza tutta loro, e il ticchettìo della pioggia é lieve come i pensieri che si accompagnano alla sera.
Basterebbe accendere la tv, guardare i cartoni o un telefilm scemo come un tempo, aprire un libro
o disegnare le favole, eppure chissá se davvero potrei ritrovare quel tempo passato, la me stessa di una volta, quella che giocava a nascondersi in una pagina di diario, in un pomeriggio d'estate di tanti e tanti anni fa.
E mi piacerebbe. Ritrovare quelle canzoni passate di moda, quell'attesa che era una sospensione dal resto, con le gambe lunghe e snelle di mia sorella che erano sempre più belle delle mie, ma che erano un camminare insieme verso un posto speciale dal nome d'estate.
Vorrei tante cose nella pioggia d'estate, ma forse no, alla fine sento di avere tutto con me.
Forse perchè la vita ti mette alla prova, toglie e dá e cambia continuamente, ma io che rinasco ogni volta nel tuo sguardo, so che c'è un qualcosa di più che va oltre, che vince su questo tempo e questa vita.
Su questo tempo che passa e va, su questa vita che ci fa battere i cuori e ci mette in situazioni strane e confuse, che ci lascia l'incertezza e ci mette sottosopra, ma non sarebbe vita se non fosse così.
Qualcosa che va oltre c'è e resta anche a chilometri di distanza, dove c'è l'impossibile e dove non si è più.
Resta perchè lo senti in te, con il rumore e il profumo della pioggia, in un pomeriggio d'estate, in un mese di agosto.

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