sabato 31 ottobre 2020

Lockdown

Si sta lontano,
e si lasciano dietro la porta
i giorni felici, i rumori
delle strade, i passi
verso l'eternità
inconsapevole.
Oltre, continua il rosa dei
cieli, il coraggio delle nuvole, 
in un monologo
che è una clessidra del tempo,
scorre tra le dita, 
come polvere di stelle,
era il volo delle bolle 
di sapone, il viso 
di un amore, il riflesso 
di un pomeriggio
all'imbrunire, - corsa
di grazia e di attesa- 
nell'ora che scioglie il giorno, 
privandoci
delle aspettative, dei sogni.
Si vive soli dietro la porta. 
Dietro la porta 
rifugio, conforto, prigione.
Dietro la porta
è sparita la giovinezza,
è svanita l'estate, è 
sfumata dalla conchiglia
la voce del mare,
si sono perse le rime
dei poeti di passaggio, 
dei venditori di fumo, 
dei passanti di quartiere, 
delle tessitrici delle preghiere
e delle matasse. 
Oltre, è scomparso l'altrove
della nostra incoscienza, 
della nostra attesa, della nostra 
ricerca da rabdomanti
 di carezze 
e aspettative. 
Sono scomparsi i portalettere, 
i mestieranti di giornata, 
i poster appesi sui muri, 
con la vita del posto 
e la pubblicità. 
Mi racconta una lacrima 
un ti voglio bene
non detto, 
un giorno sprecato, 
la reticenza di vivere
e di vedere.
Dietro la porta 
una macchia 
di umidità e un poster 
ormai sbiadito. 






Nessun commento:

Posta un commento