giovedì 29 ottobre 2020

NASCONDINO

Ci si guarda piano, 
indietro, con le mani 
fredde, che pena
il ricordare. 

Restano sbiaditi 
sui muri, nell'intonaco
logoro dei giorni, 
i numeri di una cantilena, 
con gli occhi chiusi,
di spalle, mentre
ci si nascondeva. 

Ci si stacca piano, 
da quel muro, 
nel silenzio di case 
vuote, strade dimenticate, 
e pezzi di cielo
tra i tetti. 

Mi stacco piano,
cercando, contando
uno, due, tre,  
-quanti passi devo fare
per arrivare - 
cercando, chiamando

il freddo delle mani
rimane sull'intonaco
nella polvere delle strade, 
è un'ombra della sera
e subito scompare.

 

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