giovedì 9 luglio 2020

DA QUI AL MARE

Cos'è questo tempo che ci stringe le dita tra le dita, che ci tiene legati ad un ricordo, ai capelli che non conoscono la distanza e che restano insieme intrecciati, attorno ad un sentimento, uno sguardo, una poesia? Sono pezzi di mare i grani di sale e di salsedine che riempiono il sapore di una promessa, e il mare incendia i tramonti e spegne i passi di ieri, mentre cerco sulla riva le mie orme lontane, cancellate dal tempo e dalla vita.
Cos'è questo tempo che ci spinge a guardarci dentro, a cercarci fuori, che ci porta lo sguardo a noi dovuto, lo sguardo mai sperato? Sguardi persi nelle mancate possibilità, lo sguardo che accompagna quella che sono, e che inventa le donne che avrei potuto essere, che avrei voluto essere, che restano nella timidezza di una giravolta, girata al cielo in un girotondo anni fa.

Cos'è questo mare che ci porta in avanti ed indietro, che ci culla in un'attesa che sa di pienezza, che ci sballotta al fluire del tempo, della tempesta e della vita, e che ci insegna il valore della profondità, dell'amore profondo che ti tiene a galla e salva la vita. Quanto sono profondi gli sguardi negli orizzonti, gli occhi negli occhi, le parole negli abbracci, i capelli che ancora si perdono in altri capelli, altre mani, altri sogni.
Cos'è questa vita fatta di occasioni perse e nuovi giorni, di nuovi passi e vecchi ritorni, cos'è che cuce i vestiti alle anime che non si perdono, agli occhi che non si dimenticano, sono forse le parole perdute nel mare, o sono le alghe, dita tra le dita, che mi lasciano questo profumo di sale?
Come abbiamo imparato a volare con il ricordo del nido? Con le ali spezzate, con il cuore a metà, con il tuo cuore nel mio, nel girotondo di mare, nel sapore di sale, con i tramonti profondi, nel blu profondo di blu? Cammino tra castelli di sabbia, una strada ancora una volta da qui al mare.

Nessun commento:

Posta un commento