martedì 11 giugno 2019

RESISTERE ALLA FINE DELLA SCUOLA

RESISTERE ALLA FINE DELLA SCUOLA 
(e vivere un'estate felice) 


È l'ultimo giorno, suona il momento,
sfoglio il registro, assaporo l'appello, 
di tutto quel pianto o di tutto quel riso, 
mi basta un riscontro, il conforto di un viso.  

C'è stato un silenzio, c'è stato un ronzio, 
c'è stato un sogno, e pure un addio, 
c'è stato rumore e un tuffo nel cuore, 
c'è stato tutto, un pezzetto d'amore. 

Passano i giorni e passano gli anni
tra questi banchi curiosi e mai stanchi  
passano miti e passano re
restano i verbi inventati da me

Coniugare al passato è romantico, è vero
ma pensare al futuro è qualcosa di fiero 
il presente se voglio lo faccio da me
scrive quello che adesso si è 

Si è tristi o felici, lontani o distanti 
ma di questi muri ne abbiamo fatti di istanti
si cresce, si cambia, si sbaglia, si impara 
mai di questi giorni abbiamo fatto una gara 

Abbiamo capito che giugno è diverso
si porta via la fine e apre un poemetto
dei voti non mi curo, mi bastano 
incontri, quelli veri 
che imprimono volti

Mi mancheranno i sorrisi, mi mancheranno 
i lamenti, mi mancheranno 
i gesti, i colleghi mai lenti 
ma più di tutto mi mancherà 
un altro anno che se ne va   

Mi fermo un istante, sorrido al presente, 
apro le porte all'estate indolente,   
raccolgo ricordi e cicatrici 
che il cuore sopporta e tramuta in radici, 
passa qualcosa, ma qualcosa non passa 
resta nel cuore, il cuore mi basta  






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