lunedì 19 marzo 2018

CIELO

Mi chiedo cos'é che fa piangere i comici, 
e tuttavia li fa ridere. Come si spiega un'emozione, quando pian piano la luce del sole si assapora un po' di più, ed ecco che é come il ricordo di colori d'un tempo, d'altre luci, altri giorni, sopori lontani. I bambini no, non sanno le sfumature del sole. Non capiscono la fine di un giorno, e forse neanche si chiedono perché, il sole tramonta, ma poi sorge di nuovo, ed é giorno, un nuovo giorno. É quando cresci che inizi a capire le sfumature del sole, quelle del giorno, della stagione, del tempo. Quelle che si portano una parte di te e che te la rivelano, con una luce sul muro fatta già sentimento che sa chissá quanti cieli prima di te. Comprendi i meccanismi del tempo e tuttavia non lo puoi fermare, né afferrare, né tantomeno capire.
Eppure in queste sfumature che si susseguono in geometriche parvenze, s'incrociano le nostre vite.
Sono incroci di anime, di strade, di occasioni, a volte sono incroci mancati, altre volte, sono incroci di occhi, di mani, di cuori, incontri di sguardi, incroci di galassie e costellazioni. Sono tante sfumature che fanno piangere i comici e li fanno sorridere. Forse perché per ogni amore c'é un po' di dolore, per ogni respiro c'é un sospiro, per ogni presenza, c'é un'assenza....per ogni sofferenza c'é un sentimento vero, ma il resto non conta se in tutto questo ci sei tu.

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