venerdì 25 settembre 2020

Autunno (dentro)

C'è la parte che sento, e c'è quella che non conosco. 
È una strana malinconia, le strade silenziose, il giorno che si accorcia, l'orizzonte che si fa più vicino, il vento fresco, l'odore di fumo di camino, da lontano. I passi di un anziano arrancano un'attesa che si consuma lenta, di aspettative lontane. Questo è il tempo per ricordare, per meditare, per pensare. Pensare al senso di un nuovo inizio, ai giorni lasciati indietro, al dolore per quello che non è più. Nel cielo le nuvole scrivono lettere che forse non comprendiamo. Si è liberi quando si guarda il cielo d'autunno, quando il tepore dei lampioni è una luce fioca che conduce a casa. Le mani fredde fanno rima con il cuore. Spazzata dal vento, una foglia secca mi ricorda che quello che oggi muore, rinascerà.

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