domenica 14 luglio 2019

TESTA O CROCE

E faccio testa o croce con i giorni tristi e quelli felici, con i perchè pieni di verità e quelli a cui, no, non vorrei credere. Con i ricordi e la fantasia, con il malumore quando non vuole andare via.

E faccio testa o croce con il destino, i suoi scherzi, i suoi istanti rubati, le sue tappe, i suoi versi passati. Mi guardo allo specchio, non capisco chi sono, dove è finita quell'età, sparita in un volo.

Erano gli anni del cielo a colori, sulle spalle non libri ma soli, erano gli anni in cui c'erano tutti, e non lo sapevi che era bello esser buffi.
Qualcosa è cambiato, altro è passato, qualcuno è arrivato, qualcosa è restato, nel cuore un istante è incastrato, la verità è che il tempo è reato. 

È amore il tempo quando ovunque è vita,
è amaro il silenzio, quando tutto è in salita.
Mi guardo allo specchio e mi vedo più forte,
vorrei dire tante cose, alla ragazza di allora,
ma poi le lascerei un fiore, un sorriso più dolce.

E faccio testa e faccio croce con i momenti sì e quelli un po' meno, con i passi sbagliati, il cuore spezzato, con il cuore aggiustato, il sorriso incollato.
Lo attacco alla vita per darle coraggio, lo spiego in un verso, ma lo trovo un po' saggio,lo incontro per strada negli sguardi rubati, negli occhi che parlano, e che dicono incanto, sono un po' i miei, dei bambini e dei grandi.

Mi chiedo tra una ruga e un sorriso il senso di un giorno, il senso del cielo per una stella al tramonto.
Il perchè si soffre, il perchè si ama, il perchè dei perchè, quando tutto quello che resta lo porto con me.

E faccio testa o croce con i momenti giusti e quelli sbagliati, con quelli preziosi e quelli sprecati. Chissà se poi sono sprecati davvero, se tutto serve, è un mistero.
Io non lo so, e sono ancora la stessa di un tempo, quella che soffiava lì in alto, una moneta, un momento.
La vedevo girare, come danzare, me la immaginavo felice, la volevo imitare.
Tutte le cose felici volano un po'.

Volano i petali dei fiori, le foglie degli alberi, le bolle di sapone, i baci alla stazione, le preghiere delle madri, i silenzi dei padri.
Anche il cuore a volte vola via, a volte si perde, altre no, ricomincia, va a spasso. Piange un po', si aggiusta, ha la sua memoria. Resta, solo quando batte davvero. Ed è allora che sa volare.

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