domenica 19 agosto 2018

DOVE TI PARLO E MI ASCOLTI

Un ponte che cade mi ricorda che non é la magnificenza o l'apparenza a contare, ma la struttura, che deve essere solida, e integra. La terra che trema mi dice che siamo leggeri come nuvole, ma c'é qualcosa piú forte in questa fragilitá che si rivela, l'umanitá che ne scaturisce, che ci fa essere ancora piú intensamente noi stessi, amare e sentire, avere paura e soffrire, vivere. Un mare che va avanti e dietro mi dice che ogni onda é tempo, tempo rappreso, sospiro, meta da raggiungere, ombra che si allunga e scompare, tempo che passa. Un artista di strada mi dice che il vento ha la sua voce, a patto di saperla ascoltare. La vita all'improvviso, come un sorriso o una risata, un pianto mesto su una maschera di colori, il cammino silenzioso dell'esule, in mezzo alla gente. Somiglia all'artista di strada il poeta, non ha paese nemmeno lui, ed é voce di tutti quelli che lo sanno sentire. Abita in riva al mare, ovunque ci sia un mare da raccontare, e non conosce i palcoscenici, perché si perde tra la folla, lí dove abitano i sogni della gente, le storie delle persone, i sentieri del cuore, le lacrime.
Le strade del poeta sono i vicoli di paese dove il sole lascia sui muri il suo sapore di antico. Dove giocano i bambini e si sente il profumo dei panni stesi al sole, dove i fiori sono alle finestre, e le case hanno il profumo del pane. Le strade del poeta sono il mare che abbiamo attorno, quello che ci portiamo dentro, il sorriso che mi ha incantato una volta, e le costellazioni che da allora si sono incontrate, in questo cielo meraviglioso che non dimentica le cose importanti, l'amore. Le strade del poeta sono il suo cuore, quello dove ti parlo e mi ascolti, e che mi riporta ancora e sempre a te.

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