domenica 22 luglio 2018

SOGNO

Ci hanno sempre letto le fiabe prima di andare a letto. Forse perché le cose belle addormentano. Addormentano gli abbracci, le parole dolci, i pensieri felici. La veglia invece é il momento della veritá, della riflessione, della vita che irrompe.
Il difficile non é portare la poesia nella vita, ma far sí che questa resti nelle cose, resista alla vita stessa, che la vita non la muti, non la spenga. Quanti chilometri abbiamo percorso, quanti ce ne siamo lasciati dietro, quanti passi, sguardi, fermate ci aspettano, qui dove la terra conserva la sua storia, e si incrociano i sentieri di tutti, gli attimi di un istante, le parole che portiamo con noi, e che non diciamo mai. Non é sempre semplice cercare la poesia, soprattutto quando la vita racconta altre storie, insegna.
Eppure c'é, ed é la poesia che salva, abbellisce, rasserena, dona un senso. 
É il canto delle cicale nelle sere d'estate, il volo leggero delle lucciole, lo zucchero filato sulle mani dei bambini, che ti si appiccica un po' sulle mani e sul cuore. 
É l'ombra silenziosa dei palazzi, dei paesi, che ci raccontano altre veritá, e ci dicono che non siamo poi tanto soli, se tutto resta lí dove sappiamo ancora sentire o cercare. Forse perché le cose belle quando siamo felici addormentano, e allora vorrei chiudere gli occhi e dormire un po' per continuare a sognarti.

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