sabato 23 giugno 2018

CASA

Una striscia di azzurro nel mare, inizia così, con questa immagine, una mattina di giugno, primi giorni d'estate.
Rubo il tempo al silenzio, o forse no, sono solo i giorni di pausa, una pausa gentile nello scorrere del tempo, della vita, che mi rivela un giorno di più, tra un canto di cicala o un soffio di vento, tra il volo delle lucciole, e i giochi dei bambini, per strada. Estate.
Sono le strade dei panni stesi al sole, del profumo del sugo dalle case, delle sedie fuori davanti alle porte, del paese che respira al fresco e che splende alla luce, del paese che vive o che si assopisce, il paese che racconta o ricorda, che resta o che muore. Sono i passi per le strade del tempo, o dei ricordi, di quello che c'é ancora o di quello che é cambiato, mentre cammino tra i colori di allora e le ombre sbiadite di quello che non c'é più. Le pause fanno strani effetti, o forse no, ti insegnano a capire, a riconoscere, a guardare con occhi nuovi, a ritornare.
Ogni viaggio è un ritorno. Eppure non è facile ritornare. Ritornare senza soffrire, senza crescere, senza scoprirsi cambiato, ritornare per essere diverso ma trovare ancora una volta se stesso, e dire che il tempo, il dolore ce l'aveva insegnato che nulla resta immutato, che nulla resta per sempre, che nulla è mai come prima. Come queste case, queste strade, che un tempo furono di altri giorni, altri sapori, altre risa, ed ora sono vuote, di nuovi passi, nuovi racconti. I vecchi tempi sono i ricordi in bianco e nero, quelli degli occhi degli anziani, delle scritte sui muri, dei silenzi agli angoli delle case.
E forse si scrive "Vendesi" ma si legge "Svendesi", se non riconosciamo piú quello che avevamo, quello che eravamo, quello che siamo diventati, quello che abbiamo amato e che nonostante tutto resta con noi. Lo diceva anche Tacito "un tempo tutte queste cose antichissime furono nuove". E allora cosa mi resta di questa striscia d' azzurro nel mare?
Mi resta il profumo dei ricordi su un vento d'estate, lontano come un tempo che non c'é piú e che ritorna, come la luce sui muri dei giorni, impronte di nostalgia, ritorna come tutte le cose che si amano, e che restano, perchè il cuore non ha scadenza, e conserva un po' tutto quello che significa battere ancora, piú forte, portarti con me.

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