giovedì 27 dicembre 2018

DENTRO AL CUORE

Prima sono andati via i quaderni a quadretti grandi, poi le penne cancellabili, poi i libri di scuola, gli zaini, poi le penne colorate e le matite. Sono arrivati i giorni pieni di illusioni e le attese piene di giorni, i suoni delle declinazioni, i tempi delle coniugazioni, i paradigmi quasi fossero indizi di vita e veritá, segnali di fumo dal passato, segreti di sicurezza. Poi se ne sono andati i capelli corti e le code con l'elastico, il tempo dei giochi e le merende, e sono andati via un po' tutti,  forse sei andata via un po' anche tu, perché ognuno aveva il suo posto e il suo tempo scritto sul fiato di un vetro, o sul ricordo di un braccio, un sorriso impresso sulla pelle. Sono andate vie le fotografie della polaroid e quelle del cellulare, le notti di Natale, le ninnenanne davanti alle finestre, i giorni dei sogni, quelli dei disamori, quelli del pianto, del disincanto. Non mi piace la parola fine. Sa di passato, di dimenticato, di interrotto, di tristezza. 
Eppure si cresce ed ogni giorno è un cambiamento.
Lo si impara da subito che l'altra faccia dell'amore è il dolore, ma senza l'amore non saremmo vivi.
E allora crescere non é altro che imparare a riconoscere l'amore. Quello dei primi passi per casa, delle ninnenanne, dei sorrisi della nonna. Quello dei grandi, che non è molto diverso da quello dei piccoli, se non per una maggiore consapevolezza, e per gli occhi piú lucidi. Passano molte cose, ma quelle che restano le trovi tutte qui, strette strette dentro al cuore.


Nessun commento:

Posta un commento