giovedì 29 novembre 2018

QUARTIERE

Torno a scrivere, forse perchè non bastano le parole, che spesso fanno rumore e nulla piú. Torno a scrivere perchè ho un po' di tempo per mettere da parte il resto e riflettere, per piangere, per capire le cose che vanno, quelle che passano, che ci restano a fianco, che si evolvono. Penso al senso di un sorriso, al Natale dei bambini che non é piú quello dei grandi. E mi ritrovo a piangere per te, che sei andata via e neanche ti conoscevo, eppure da dietro un vetro ogni giorno hai dato a questa strada il nome di quartiere, e dire che pure mi hai insegnato qualcosa, lí da quel vetro a guardare chissá cosa. Mi hai insegnato il senso di un'etá che finisce, mi hai mostrato il valore di un legame inscindibile, di un piccolo mondo a due lontano di piccoli gesti quotidiani e forse tenerezza, e mi hai ricordato che si cresce anche cosí, con i vuoti alle finestre dove prima c'erano luci ed ora non piú,
e che tutto ha senso, fino a quando c'é l'amore.

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