l'estate in tenda o sotto l'ombrellone
Era l'estate dei giochi e delle capriole
e tu ridevi con il sorriso sulle gote
e il sole a fare da padrone
Ricordo i vestitini a fiori e frutta
la camicetta con le maniche a sbuffo
le nuvole come baffi di fumo
lì nel cielo immenso un tuffo
Ricordo i fiori gialli alla finestra
con i panni al profumo di bucato
il profumo giovane dei giorni felici
i sorrisi che sanno di indimenticato
La novella età come un giorno d'allegrezza
pieno, pieno il tempo e pieno il giorno,
pieni gli occhi di breve sogno.
Era l'estate del tempo che fu,
delle corse in bici, o persi su un fiore,
delle corse e del sudore
felici dietro un pallone,
quando si era insieme,
e c'erano tutti,
quando le strade erano flutti
quando gli sguardi erano incontri
e i vicoli di cemento i nostri
orizzonti.
Ne abbiam messi di colori
in quegli sprazzi di cielo e di case
e non lo diresti mai
che abbiamo incontrato pure le fate
nei nostri giorni
nel nostro tempo
abbiamo capito ora
il valore di un momento
Prima no, non si sapeva
cosa significa una ruga sul cuore
o sul viso,
dove finiscono le strade
quando passano i giorni
cosa resta di quelle case
quando cambiano i sogni
La vita è un viaggio
un po' triste un po' magico
un po' inquieto, un po' serio
un po' misto, un po' vero.
È un po' tante cose
che non so definire
che poi resta nel cuore
quando fa un po' soffrire,
di tutto quello che era, che ero,
che sono, resta il ricordo di un
amore vero, la vita, l'estate
un dono.
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